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Ovvero viaggio nel mondo di un di un DSA

Regia: Andrea Gambuzza

Interpreti: Federico Raffaelli e Cristina Florio

Assistente alla Regia: Marianna Marzi

Costumi: Desirèe Costanzo

Illustrazioni Pop-Up: Fabio Leonardi

Luci: Alessio Tanchis

Consulenza Musicale: Carlo Bosco

Scene e oggetti: Rachele Voliani

Foto di scena: Paolo Signorini

Durata: 50 minuti

Temi trattati: Teatro di figura/ Pop-up/Teatro d’ombra. Per ragazzi e famiglie

Progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese Funder 35

Finalista Premio In-Box Verde 2020 

Una madre alle prese con un imminente sfratto e un giovane figlio, che ormai da qualche tempo vive lontano da lei e che torna nei luoghi della sua fanciullezza per aiutarla a gestire la difficile situazione. Rivedere la casa natale, come la ritrovata vicinanza con la madre, porteranno il ragazzo a ripercorrere con l’immaginazione le tappe della propria infanzia complicata, quando, bambino apparentemente turbolento, pasticcione e si sarebbe detto non molto istruito, viveva le sue giornate in una classe nella quale riusciva solo farsi notare come “pecora nera”. L’insegnante, i compagni, lo schernivano per le sue evidenti difficoltà: non sapeva leggere bene, confondeva sempre i numeri e scriveva malissimo. La sentenza è unanime: ASINO PATENTATO! A portare ulteriore scompiglio, la presenza misteriosa di due mani, rosse, impertinenti e dispettose, che presto si riveleranno essere la personificazione del disturbo da cui il ragazzo è ignaramente affetto: la DISLESSIA.

Accompagnato dalla loro guida, un po’ invadente, ma gioiosa e piena di divertenti quanto improbabili sorprese, il ragazzo scoprirà (e lo spettatore assieme lui) i meandri di questo disordine sconosciuto ai più.Solo quando sarà stato in grado di riconoscere, e avrà imparato a convivere, con i loro costanti, involontari, trabocchetti, il ragazzo diventerà abile nel risolvere con creatività ed ingegno le differenti situazioni di difficoltà che potrà incontrare, riguadagnando così la fiducia in se stesso e il rispetto degli altri, per scoprire infine di avere tutti le risorse necessario per aiutare madre a ritrovare la serenità perduta.

Il Linguaggio usato e’ caratterizzato da una vivace tessitura musicale (costituita da brani selezionati nel vasto repertorio di musicisti di chiara fama storicamente riconosciuti come dislessici) che fa da ossatura ad una drammaturgia  di gesti ed immagini, resa ancora più sorprendente e visivamente affascinante dall’uso di libri pop-up, che contribuiscono a restituire la dimensione in qualche modo “alterata” della percezione del nostro protagonista.Uno spettacolo che offre a tutti gli spettatori uno sguardo più approfondito sul mondo dei DSA oltre che iniettare fiducia e volontà nel modo di affrontare le difficoltà e le incognite che potrebbero manifestarsi durante il cammino di una vita, scolastica e non solo.

Un caloroso e importante Grazie per aver sostenuto il nostro progetto a..

Lucio Diana, per l’inestimabile e continuo confronto, a Cristina Cazzola per lo sguardo attento e stimolante e a Tutti Voi, che con la vostra curiosità e perfino con preziosi contributi economici, avete voluto partecipare alla nascita di questa nostra nuova creazione! Grazie, grazie di cuore a Maria Rosa Santimarrocchi, Ernesto D’Argenio, Martina Pulcrano, Giulia Verzoni, Nora Pappalardo, Giuseppa Maria Concetta, Marco Iandolo, Francesca Pagliarulo, Antoni.

 

RECENSIONE

Eolo -Mario Bianchi 

KlpTeatro

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