Home » Produzioni » Riccardo alla terza
“Fa tutto da solo ed è […] un turbine in scena, Andrea Gambuzza in un Riccardo alla terza. Ovvero, i Disappunti di un dittatore che condensano il cattivo cattivissimo per eccellenza di Shakespeare e lo rilanciano nel presente (soprattutto televisivo). Gambuzza è un Riccardo lunatico dai monologhi eccentrici, incattivito da piccolo e cresciuto storto. Il prodotto di un entourage degno (e responsabile) della sua degenerazione, dal fratello gozzone e vigliacchetto all’Anna bella e vacua, dal lacché che somiglia a Lele Mora alla dama di compagnia, escort per caso. […] «Un budino. Il mio regno per un budino» è una battuta fantastica, degna di un Riccardo III della Pixar.
Rossella Battisti (L’Unità, 1 luglio 2012)
Ispirandosi al Riccardo III di William Shakespeare, questo monologo ruvido e pregnante racconta l’essenza di una dittatura dalla sua genesi al suo tramonto, in una visione attualizzata, lucida e graffiante. In modo divertente e delirante, l’attore da voce al dittatore e ad altri personaggi: un’anziana donna, un giornalista, una dama di compagnia e un faccendiere, tutti in qualche modo responsabili o complici, più o meno consapevoli, del potere e delle perversioni dell’usurpatore. Riccardo è una figura grottesca, feroce, crudele, corrotto e corruttore, e allo stesso tempo, mago della parola, persuasivo ed affascinante affabulatore di folle. “Riccardo alla terza” scruta, intenso e quasi autoptico, la psicologia del protagonista, potente eppure stritolato dalla solitudine, feroce eppure dilaniato dall’insicurezza, un uomo incapace d’amare che fa dell’autocelebrazione l’unico surrogato possibile alla propria inespressa e inesprimibile fame d’amore che non trova sazietà. Un uomo che vive sospeso al centro del proprio egoistico e incolmabile abisso. In un’ora circa di spettacolo Gambuzza, solo in scena, con vigore coinvolgente muove i fili di questa farsa tragica in cui, per non piangere, si ride e in cui, senza appello, ogni alibi si sgretola costringendo a riflettere che tutto è stato, può essere ed e tuttora.
“Menomale Riccardo c’è…”, verrebbe da dire!
Recensioni
Tommaso Chimenti per “Il Fatto Quotidiano“
Anna Solinas per “Lo Sguardo di Arlecchino“
Andrea Gimbo per “Teatroteatro”
Andrea Palazzi per “Teatri di Cartapesta”